Reggio Calabria – Antigone http://osservatoriosullandrangheta.org Osservatorio sulla ndrangheta. Wed, 14 Dec 2022 04:53:15 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.1.18 http://osservatoriosullandrangheta.org/wp-content/uploads/2018/03/cropped-logo-1-colore-32x32.png Reggio Calabria – Antigone http://osservatoriosullandrangheta.org 32 32 Omicidio La Rosa http://osservatoriosullandrangheta.org/2015/03/27/omicidio-la-rosa/ Fri, 27 Mar 2015 16:23:12 +0000 http://osservatoriosullandrangheta.org/?p=1944  
 
La Rosa
 

L’Osservatorio sulla ndrangheta esprime un grande plauso alla Procura reggina riguardo gli arresti operati dai Carabinieri del gruppo di Locri, su input del G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, dei presunti mandanti dell’omicidio del primario del reparto Oculistica dell’ospedale di Locri, dottor Fortunato La Rosa, avvenuto a Gerace l’8 settembre del 2005. Il professionista, all’epoca già in pensione, secondo gli investigatori fu ucciso dalla ndrangheta perché non volle mai cedere alla assurda logica di lasciare le sue terre, quelle per le quali il medico aveva mostrato tutta la sua passione nel coltivarle, alla mercé delle vacche e quindi del bestiame di proprietà dei due arrestati che, secondo la logica criminale, avrebbero dovuto scorrazzare liberamente nei suoi terreni, indipendentemente dai danni che le stesse mucche avrebbero procurato alle tante coltivazioni messe su con tanto amore dall’oculista. Le sue denunce contro i tanti atti intimidatori subiti dalla ndrangheta servirono a poco. Anzi, al contrario, decretarono, assieme ai suoi tanti rifiuti, la sua condanna a morte, avvenuta con tre colpi di fucile caricato a pallettoni lungo la stessa strada che per anni il medico percorse per recarsi nelle sue terre.

 
L’Osservatorio sulla ndrangheta in tutti questi anni ha sempre seguito da vicino la vicenda per non fare abbassare il livello d’attenzione verso l’ennesimo barbaro omicidio di ndrangheta, e dando il costante sostegno alla moglie, Viviana Balletta, che ha sempre continuato a fare in tutti questi anni ciò che avrebbe fatto il marito in vita: recarsi sui propri terreni ed alimentare la passione verso l’agricoltura. Oggi, a distanza di dieci anni dall’efferato crimine, le forze dell’Ordine hanno aperto uno squarcio sulla vicenda per dare, tra l’altro, giustizia alla moglie ed ai figli del professionista assassinato. il Presidente dell’Osservatorio, Attilio Tucci, dopo aver appreso la notizia degli arresti dei presunti mandanti dell’omicidio del dottore Fortunato La Rosa, nel ricordare i tanti appuntamenti in questi ultimi anni con gli studenti della provincia per raccontare la storia del professionista assassinato, sottolinea il fatto che “abbiamo voluto rilanciare la convinzione che anche quando non si può avere una risposta a quanto successo è comunque importante avere una conoscenza dei fatti. La conoscenza – aggiunge Tucci – ha permesso di insegnare agli studenti che la storia di Fortunato La Rosa appartiene a tutti, e che tutti abbiamo l’elementare, inalienabile diritto di chiedere perché è successo. Questi arresti dimostrano ancora una volta che solo l’azione congiunta di Stato e società civile possono cambiare la nostra realtà”.

 
 

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Progetto “Cu di speranza campa, disperatu mori” http://osservatoriosullandrangheta.org/2015/01/20/progetto-cu-di-speranza-campa-disperatu-mori/ Tue, 20 Jan 2015 17:56:39 +0000 http://osservatoriosullandrangheta.org/?p=1896  
 
Cu di speranza campa
 

Questo progetto, che è sostenuto dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria per dare attuazione al Protocollo sulla Rete della Legalità, include una serie di importanti iniziative di sensibilizzazione sulla tematica del gioco d’azzardo, usura e sovra-indebitamento che l’Osservatorio sulla ndrangheta ha scelto di realizzare in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Falcomatà- Archi nella settimana dal 12 al 16 gennaio. Il titolo riprende lo Slogan che abbiamo utilizzato per promuovere il nostro numero verde sul gioco d’azzardo (800 58 93 35) proprio perché nei nostri laboratori vogliamo trasmettere ai ragazzi i pericoli che si nascondono dietro questo fenomeno (La trappola rappresentata dal “vincere facile” e le connessioni tra questo fenomeno e la criminalità organizzata). Proporremo video con testimonianze di persone che si sono “ammalate” di gioco d’azzardo cercando di far ritrovare ai giovani un approccio consapevole al gioco e ai suoi possibili rischi. Spiegheremo, anche, qual è uno dei meccanismi psicologici che portano a scatenare la dipendenza da gioco.

 

Il giorno 15 gennaio, abbiamo inoltre organizzato un incontro ristretto per gli organi di stampa su queste tematiche presso il ristorante l’Accademia di Filippo Cogliandro. Sono intervenuti: Lucio Dattola (presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria); Maurizio Fiasco (Consulta Nazionale contro l’usura); Nino De Masi; Attilio Tucci, presidente dell’Osservatorio sulla ndrangheta. Moderatore è stato: Claudio Cordova (Il Dispaccio). L’Osservatorio sulla ndrangheta, è da anni impegnato attivamente su questo fronte. Nel 2013 è iniziata la campagna di sensibilizzazione su questo tema, tramite la creazione del logo Stop Slot e la collaborazione con Le Jene (Luigi Pelazza) che si è concretizzata in diverse importanti iniziative rivolte alla cittadinanza, laboratori nelle scuole elementari, medie e superiori di Reggio Calabria e di Cinisi e il coinvolgimento dei ragazzi della Radio web Nessun Dorma Questo il Link

 

Inoltre, abbiamo realizzato ricerche sul campo volte a fotografare l’entità del fenomeno e alla geo-localizzazione delle sale da gioco (mappa su zeemaps.com), che sono collocate vicino a luoghi sensibili, come le scuole, sia in città che in provincia, divenendo in tal modo un pericolo sociale soprattutto per i minorenni che possono raggiungere questi luoghi con estrema facilità. La deliberazione del 25 febbraio 2014 n. 15 della Commissione straordinaria del Comune di Reggio Calabria, con cui è stato imposta una limitazione in termini di orario per il funzionamento degli apparecchi (slot-machine), per contrastare il dilagante fenomeno della ludopatia, si è basata anche sulla ricerca svolta dall’Osservatorio. Pertanto, nel ricorso al TAR per ottenere l’annullamento di tale ordinanza, l’Osservatorio è stato citato in giudizio accanto al Comune di RC, al Ministero dell’Interno, alla Questura, alla Prefettura, all’Agenzia delle dogane e dei Monopoli. L’Osservatorio è stato citato in giudizio (e ora si è costituito in giudizio) poiché nell’Ordinanza si faceva riferimento ai dati della ricerca dell’Osservatorio sulla ndrangheta accanto a quelli ricevuti dalla ASL per evidenziare l’entità del fenomeno in città.

 
 

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Osservatorio sulla ndrangheta e la mostra “Donne e Resistenza” http://osservatoriosullandrangheta.org/2013/12/28/mostra-donne-e-resistenza/ Sat, 28 Dec 2013 17:03:27 +0000 http://osservatoriosullandrangheta.org/?p=1313
Il 14 gennaio presso l’Osservatorio sulla ndrangheta a Croce Valanidi (RC) verrà aperta al pubblico la mostra “Donne e Resistenza”.

Come spiega il curatore della mostra, prof. Filippo Malice, Coordinatore della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria “La mostra nasce dalla fattiva collaborazione della Cattedra di Scultura dell’Accademia di Belle Arti con l’Osservatorio sulla ndrangheta di Reggio Calabria.

Incentrata sul tema “Donne e Resistenza” (le donne che hanno coraggiosamente combattuto contro la ndrangheta), il progetto vede per la prima volta l’adesione, condivisa ed entusiasta, di docenti, di ex studenti, ma anche di giovani artisti esterni all’Accademia reggina… nel tentativo di proporre un’arte di appassionata denuncia e partecipazione condivisa, estranea dalla consueta e scontata immagine di autoreferenziale e narcisistico disimpegno”.

 

Il sostituto procuratore della DDA di Reggio Calabria, Alessandra Cerreti ha voluto esporre le proprie riflessioni e sensazioni in merito, nell’introduzione al catalogo: “Non è, infatti, importante (o non solo) ciò che l’artista ha inteso trasmettere attraverso la sua creazione ma ciò che, in ciascuno di noi, l’opera riesce a provocare attraverso il processo di interiorizzazione di cui siamo capaci: quel flusso di emozioni e riflessioni che consente la veicolazione del “messaggio”.

Questo è il potere dell’arte che ritroviamo in questa mostra di forte impatto visivo: le opere, pur diverse tra loro, si fanno al contempo rappresentazione e veicolazione di un concetto: la donna, seppur prigioniera e schiava di un malinteso senso dell’onore e dell’omertà, costretta a rinunciare alla propria individualità in nome di un codice mafioso che non le appartiene, riesce a spezzare l’incantesimo che l’avvolge e ribellarsi, riconquistando, seppur attraverso un percorso doloroso, la propria identità perduta.”

Desiderio di urlare e ribellarsi sono queste le sensazioni che emergono con forza da un mix di arti visive e performative.


Gli artisti partecipanti sono:

 

Melania Aitollo, Caterina Arcuri, Michela Barillaro, Antonella Bellocchio, Sergio Campolo, Francesca Condoluci, Luana Covelli, Adelaide Di Nunzio, Ninni Donato, Roberto G. Ferrante, Mimma Galluso, Nadia Giovinazzo, Roberto Giriolo, Francesca Greco, Giuseppe Guerrisi, Rosaria Iazzetta, Magdalena Klaβmann, L.A.B. 1, Andrea Leuzzo, Giuseppe Lococo, Giovanni Longo, Filippo Malice, Luigi Malice, Giulio Manglaviti, {movimentomilc} Davide Negro, Gabriele Nicolò, Francesco Palamara Mesiano, Angela Pellicanò, Adriana Sapone, Gianfranco Scafidi, Lea Schmiedberger, Francesco Scialò, Luigi Scopelliti, Olga Smirnova, Luciano Stelitano,
Delfo Tinnirello, Antonino Triolo.

 

Sito istituzionale “Osservatorio sulla ndrangheta”: www.osservatoriosullandrangheta.org

 

Per info e prenotazioni potete contattarci a questi indirizzi email:

f.malice@accademiabelleartirc.it

oppure

info@osservatoriosullandrangheta.org

 

Catalogo Aracne Editrice:  www.aracneeditrice.it

 

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Indagine sul gioco d’azzardo a Reggio Calabria http://osservatoriosullandrangheta.org/2013/08/07/gioco-dazzardo-a-reggio-calabria/ Wed, 07 Aug 2013 19:44:21 +0000 http://osservatoriosullandrangheta.org/osn/?p=988  

Sono stati svolti mirati accertamenti con l’acquisizione degli elenchi e visure camerali di tutte le imprese insistenti nel comprensorio reggino che esercitano attività di scommesse, di sale giochi, o di altre forme di gioco assimilabili.
 
In tale ottica appare fin troppo evidente che la fa da “padrone” chi sostanzialmente detiene a Reggio Calabria il mercato della distribuzione delle Slot machine o di macchinette di ultima generazione “VLT”. Dall’analisi della documentazione emerge un dato statistico significativo rispetto a periodi temporali pregressi.
 
Dal 1994 ad oggi risultano attivi nel territorio di Reggio Calabria ben 92 imprese commerciali che gestiscono altrettanti centri scommesse e sale giochi. Oltre la metà di queste, ben 53 e con una indicenza di percentuale pari al 58%, sono state costituite negli utimi cinque anni, cioè dal 2009 fino ad oggi. Per ragionevoli motivi, sono state prese ulteriormente in esame le imprese costituite nell’ultimo periodo.
 
75 di esse aventi quale forma giuridica di ditta individuale mentre 25 di società di capitali e società di persone. Ma il dato statistico oggettivamente più rilevante e probabilmente meritevole di dovuti e approfonditi riscontri dagli organi competenti, riguarda quello relativo alla dislocazione o locazioni delle imprese, cioè ai luoghi in cui i centri scommesse e sale gioco esercitano la loro attività d’impresa.
 
Ebbene, focalizzando gli ultimi cinque anni, (2009-2013) si evidenzia una elevata concentrazione di imprese attivate e aperte nella zona CENTRO e nella zona SUD rispetto a quelle aperte e allocate nello stesso periodo nella zona NORD. Nel dettaglio così ripartite: 42 imprese nella zona CENTRO, 47 imprese nella zona SUD e solo 11 imprese nella zona NORD.

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