Tempo rubato alla ndrangheta

Dalle canzoni di Malavita alle musiche per non dimenticare

Il crimine organizzato strumentalizza spesso alcune forme espressive e di comunicazione per mitizzare i suoi capi e per esaltarne le gesta. Dai narco-corridos dei gruppi musicali messicani che narrano le gesta dei capi narcotrafficanti, ai gruppi musicali tedeschi che inneggiano al neonazismo, ai canti di malavita degli ndranghetisti, assistiamo alla sempre maggiore diffusione di forme suggestive che fanno “audience” soprattutto tra i giovani. Il laboratorio ha la finalità di fare conoscere la trappola suggestiva di queste musiche e di proporre forme espressive positive rappresentate da gruppi che in controtendenza, parlano di giustizia sociale e di legalità. Il laboratorio ha la finalità di analizzare il fenomeno della musica criminale e degli ambienti in cui trova consensi e produrre un brano musicale, dalla costruzione del testo alla registrazione di canzoni, musiche e testi recitati. Il progetto è curato da Vincenzo Mercurio, Antonella Bellocchio e Simone Squillace.