Opere in luce.
Ai nastri di partenza per il workshop di arredo urbano e design giunto alla seconda edizione, previsto dal 23 al 29 giugno 2018 presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Il progetto denominato “Ddumami – opere di luce” fa parte della programmazione di didattica, ricerca e produzione della Scuola di Scultura per l’anno accademico 2017/2018.
Grazie
al
protocollo
d’intesa
siglato
tra
l’Accademia
di
Belle
Arti
di
Reggio
Calabria,
diretta
dalla
Prof.ssa
Maria
Daniela
Maisano,
e
Antonella
Bellocchio
presidente
dell’associazione
culturale
”Antigone
–
Osservatorio
sulla
ndrangheta”,
si
è
potuto
realizzare
la scorsa estate il primo workshop di arredo urbano e design, che ha permesso di creare dei prototipi di sedute partendo dal recupero e il riuso creativo di vecchi termosifoni in ghisa, messi in disuso per modernizzare gli impianti della stessa Accademia.
I prototipi delle sedute prodotte sono visibili e fruibili nel grande giardino della villa confiscata alla criminalità che è sede dell’associazione culturale Antigone.
Grazie al progetto in itinere questo spazio diventerà un museo a cielo aperto con prototipi di arredo urbano e design, ideati e realizzati per essere inseriti in un ambiente in continua trasformazione, una location totalmente nuova, dove le opere installate permanentemente andranno a modificare lo spazio circostante.
Il progetto nasce come approfondimento delle tecniche del riciclo e dell’assemblaggio polimaterico, legato alla produzione di oggetti di arredo urbano e design. Il Prof. Filippo Malice ideatore e curatore del workshop, in questa edizione ha pensato di puntare alla produzione di elementi artistici illuminati. In questa edizione del workshop vede protagonisti gli studenti delle varie Scuole dell’istituzione reggina, Alessandra Plovino, Chiara Brigandì, Giampaolo Messineo, Ylenia Bottari, Aldo Sacchetti, Anna Badolati, Brigida Ferrante, Giuseppe Lococo, Maria Chillemi, Krisztina Szabo, Nadia Riotto, Simona Federico, saranno tutti coinvolti nel realizzare dei bozzetti grafici che si trasformeranno, sotto la guida attenta dei loro docenti, in vere e proprie opere uniche, mantenendo come punto fermo l’impiego esclusivo di materiali di recupero. Aderiscono al progetto nei vari settori, il Prof. Salvatore Borzì docente di Modellistica, l’Arch. Giovanna Vadalà, Ph.D in Architettura del Paesaggio che insieme guideranno gli studenti alla progettazione dei prototipi, il Prof. Filippo Malice seguirà tutte le fasi delle realizzazioni tridimensionali, la Prof.ssa Cristina Fatato docente di tecniche grafiche speciali coordinerà il lavoro dei propri allievi nella realizzazione dell’aspetto grafico del workshop, il Prof. Giuseppe Cipolla che curerà l’aspetto storico artistico del progetto.
La luce come metafora di un vivere onesto in contrapposizione a ciò che “resta in ombra”, sono tutti elementi che stanno a cuore ad un’associazione come “Antigone-Osservatorio sulla ndrangheta” che, con un direttivo under 30, si impegna quotidianamente nel costruire dal basso un pensiero che possa cambiare lo stato sociale del nostro territorio e lo fa attraverso mezzi ben riassunti nello slogan: “Costruiamo Cultura. Liberiamo Bellezza”.
L’Accademia
di
Belle
Arti
di
Reggio
Calabria con
i
vari
eventi
di
arte
e
cultura
in
continua
programmazione,
tende
a
riqualificare
il
territorio
così
martoriato
dalla
’ndrangheta.