Iniziano le attività sul museo Impastato

Iniziano le attività sul museo Impastato

 

Le idee di Peppino Impastato rivivono in quella che è stata la sua casa sul corso principale di Cinisi. Le riflessioni sulla politica, le poesie, l’impegno civile e le lotte, portante avanti con Radio Aut e l’associazione Musica e cultura, riaffiorano nelle carte, negli appunti e nei libri che adesso Casa-Memoria, diventata museo, restituisce alla collettività. Tutto grazie al progetto “Un ponte per la memoria”, sostenuto da Fondazione con il Sud e diretto da Claudio La Camera, responsabile dell’Osservatorio sulla ndrangheta di Reggio Calabria che con Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ha curato anche l’allestimento della casa appena ristrutturata.

 

Quella che era l’abitazione di famiglia, infatti, è stata trasformata in una struttura adatta ad accogliere i numerosi visitatori che ogni anno raggiungono Cinisi per conoscere la storia e i luoghi di Peppino Impastato. C’è il punto accoglienza, il bookshop, la sala lettura, l’ufficio. Ma ci sono soprattutto tanti materiali inediti di Peppino Impastato che prima d’ora non sono mai stati mostrati al pubblico. Presto sarà esposta anche la pellicola originale del film “I cento passi”, presentata a Venezia che ha fatto conoscere la storia del ragazzo siciliano che si è ribellato alla mafia all’interno della sua stessa famiglia, in tutto il mondo. Un luogo vivo, quello della casa-museo, che continuerà a raccontare ai visitatori chi era Peppino Impastato e le battaglie che ha portato avanti nella sua vita. Per prima cosa è stata ricostruita la stanza di Peppino Impastato, al primo piano dell’abitazione, proprio dove si trovava quando Peppino viveva con la madre Felicia. Il letto con la coperta di lana fatta a mano dalla madre, i mobili anni Quaranta, realizzati dallo zio Matteo, fratello della madre, e ancora la cassapanca con sopra i suoi vinili preferiti e la macchina fotografia Zenit.

 

Fra gli album: Bob Dylan, Fabrizio De Andrè, Joan Baez, Luigi Tenco. Accanto ai dischi, un libro con la copertina rossa che raccoglie le opere di Lenin, nella prima pagina la firma di Peppino e accanto il libro “La peste” di Albert Camus. Nella stanza c’è anche il suo giradischi con tutti gli altri vinili. La chitarra che non ha mai saputo suonare. Alle pareti, il manifesto del raduno musicale organizzato a Cinisi da Musica e Cultura nel 1977 sull’onda di Woodstock, la copia della tessera dell’ordine dei giornalisti e sopra la laurea ad honorem in Filosofia rilasciata dall’Ateneo di Palermo nel 1998. Nello stesso piano della stanza di Peppino Impastato, è stata allestita una sala lettura con le vetrine in cui sono stati esposti tutti i libri che Impastato leggeva, i documenti dell’attività di Radio Aut e dell’associazione Musica e Cultura e i numeri del giornale “L’idea socialista”.